MAXXI

premessa: non capisco niente d’arte moderna….

tendo ad essere scettica anzi ridanciana quando mi si presenta un’opera d’arte dal titolo palla di gomma caduta da due metri nell’attimo precedente il rimbalzo (una palla rossa che sta lì per terra), o un triangolo per terra marcato con lo scotch bianco, titolo o sei dentro o sei fuori dal triangolo, o uno spazio quadrato per terra limitato da scotch, titolo il cubo che non c’è, o  un filmato nel quale si vede di spalle un giovanotto smilzo con giacchetta attillata, pantaloni anni ’70 e stivaletti che sale su un montarozzo, agita le braccia prima piano e poi sempre più freneticamente e salta, inciampando, e poi ci riprova per tre volte, titolo tentativi di volo…..

però la struttura è bellissima e audace:

contrasti di colore, bianco e nero e rosso, acciaio vetro e cemento, grandi finestre, spazi fluidi, scale sospese nel nulla e visioni vertiginose dall’alto, all’ultimo piano un pavimento che non è in piano, ma variamente inclinato, e mi ha riempito di meraviglia e ammirazione pensare a cosa deve essere essere architetto, e immaginare un luogo del genere, disegnarlo, metterlo sulla carta, farne qualcosa in carne ed ossa, che riesca a tenersi in piedi, e dev’essere poi esaltante vederlo realizzato, e ammirazione anche per chi materialmente ha trasformato un sogno in realtà, riuscendo a mettere in pratica il tutto – muratori, e i vari operai di tutti i tipi…dev’essere difficile.

bellissima anche la sala dedicata all’architettura…

che dire, sulle mostre in corso… qualcosa mi ha colpito:

(foto non mia) la colonna di kutlug ataman, sull’ispirazione della colonna traiana una colonna che raffigura invece i vinti, i cittadini della turchia impossibilitati a far sentire la loro voce

ninnananna, di cattelan, un grosso pacco cubico avvolto in un sacco di tela azzurra, contenente le macerie del Padiglione d’arte contemporanea di milano distrutto nel 1993 da un attentato, significante l’inerzia della società di fronte a questo evento

e altro ancora. la maggior parte delle cose esposte, come ho premesso, mi ha trovato più divertita che altro, tuttavia in qualche modo anche queste cose strane, queste elucubrazioni mentali un po’ folli, che a volte danno anche la sensazione di essere una presa in giro, in qualche modo sono uno stimolo alla riflessione, inducono a osservare come qualcuno guardi il mondo con un altro sguardo, e trovi significato in oggetti che volendo ce l’hanno. o forse no, ma la riflessione la puoi fare.

allora ti chiedi anche che cosa sia l’arte, in fondo. se debba rappresentare la realtà, come è, o come potrebbe essere, o come dovrebbe essere, o come viene vissuta, o se debba dare godimento estetico, o se abbia una motivazione sociale, o se debba essere spunto di riflessione. e mi accorgo che veramente ci sarebbe un mare di cose da capire, approfondire, leggere, un mare di cose che ignoro.

5 thoughts on “MAXXI

  1. sai che ho ripansato a quella colonna e mi domandavo cosa non mi tornasse, poi ho realizzato, anche i bambini ed i giovani avevano visi già vecchi, come di chi, pur nella giovane età ne ha già viste troppe

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