Quel momento in cui c’è il tramonto, e ogni volta ti viene voglia di fotografarlo, perché ti sembra unico e irripetibile – nuvole d’oro e cielo azzurro e poi violetto, e laggiù in fondo c’è il mare, e qualcuno riesce a intravederlo, una striscia lucente – ma tu no. Ma è lì.
Il primo sorso di tè, quando è caldo e dolce e profumato e ha un buon sapore.
Quando arriva un messaggio, ed è quasi quello che avresti voluto, anche se non proprio.
E anche quel piccolo brivido quando arriva un messaggio, e in fondo non lo avresti voluto, ma in fondo perché no, in realtà lo sai perché no, ma è comunque piacevole.
Quando vai a ballare e inizia il ritmo della pizzica e ti porta via.
Quando impari una cosa nuova e pensi che ce la puoi fare.
Quando sei quasi arrivata a casa.
Quando un libro ti porta via.
Quando vai a comprare libri, e sei tu a portare via loro, e lo puoi fare, e ti ricordi di quando li dovevi prendere in prestito e quindi ora quelli lì non sono tutti in fila nei tuoi scaffali – ora invece ci metti sopra il tuo nome, e aspettano di essere letti, e poi raggiungono gli altri – e il piacere di guardare la tua libreria di tutti i colori.
Quando senti la musica, ed è bella, e magari non ha ancora ricordi attaccati, ed è ancora meglio.
Quando hai un ciondolo nuovo con su scritto carpe diem, da una parte, e dall’altra ci sono una piccola meridiana e una bussola, l’hai comprato perché era originale e ti piaceva, non è che vuoi davvero sapere come orientarti e che ore sono, carpire il diem magari sì.
Quando ti guardi, e ti sembra che in fondo sei ancora accettabilmente bella. Vabbè, magari bella è una parola grossa, ma insomma ancora per un po’ sei gradevole.
Quando scopri che a volte riesci ad avere normali rapporti umani, forse potrebbe non essere così difficile. Ma stai bene anche da sola, ma anche no, anzi diciamo no ma insomma sì che va bene anche così – almeno per ora. Poi è più elegante dire di sì, e ti risparmi i sermoni – prima bisogna stare bene con se stessi, ti dicono tutti – ok ma ora che sto bene con me stessa gradirei un po’ di compagnia maschile, grazie. Che ad esempio il sesso da soli è triste assai, eh. E anche semplicemente ad abbracciarmi da sola ci riesco male. Passi il cinema, passi la vacanza, ma…ok non era una cosa elegante da dire.
E ora il sole è tramontato, il cielo si attarda rosa e le nuvole sono ormai blu grigio, avanza la sera.
Dovresti da una parte controllare le sensazioni e la loro estrinsecazione, e dall’altra lasciarti andare un po’, o forse no, e pensi com’è strano non aver ancora imparato, e forse non ci riuscirai mai, e ti sembra di essere l’unica che non sa come si fa.
Ma non è stata una brutta giornata, e hai deciso di stare un po’ più attenta ai tuoi momenti di non trascurabile felicità:
“Ma stai bene anche da sola, ma anche no, anzi diciamo no ma insomma sì che va bene anche così – almeno per ora”
(i cambi di punto di vista sono segnati da un po’ di disorientamento, direi)
l’ho trovato su una bancarella a metà prezzo.L’ho preso come un segno del destino
beh, rob, userò la bussola del ciondolo, ok. diciamo che sono disorientata ma in via di orientamento – speriamo definitivo.
zelda, strano, è appena uscito! comunque è carino, a me è piaciuto….
…più ti abitui a riconoscerli, a non farteli sfuggire, a rallegrartene, più ne noti ogni giorno.
(e, co ‘sti tempi di magra, meno male che ci sono!)
😉
Mi piace quando la mia collega di stanza se ne va e rimango sola in ufficio. Spengo la luce grande e accendo quella piccola, qui vicino al pc. Fuori si sta facendo scuro. C’è silenzio, i rumori mi arrivano attutiti. Mi raccolgo nei miei pensieri. In questi momenti quieti, a volte, mi sento felice per il solo fatto di esserci.
🙂 eh sì…
francesco piccolo c’era al perfect day…oggi qui piove , è da due giorni che piove, fa freddo, ho già inaugurato la stagione dei guantini nuovi, sono passata in biblioteca perchè di libri nuovi non c’è niente che mi va, siamo già a martedi, domani mercoledi…ho scoperto un the fantastico..indian chai : a unique blend with cinnamon, cardamon, cloves and ginger, da bere strabollente.
attacco la lavastoviglie e torno a lavorare.
così è.
bacio
e infatti io ho seguito lui, alla holden,e così ho letto altri suoi libri…anche qui piove… io ho letto anche l’ultimo di carofiglio, bello!