ci sono stati, e ci sono ancora, nella mia vita, luoghi segreti, nei quali il mio sguardo si perdeva e la mia anima era a casa, libera di immergersi e chiudere gli occhi e riaprirli per guardare il cielo o dentro di me, separata dagli altri. sono radure, piccoli prati circondati da alberi alti, l’erba di un veerde tenero, gli alberi scuri. non c’è nessuno, lì. solo io, che posso sdraiarmi e fondermi con la terra. l’ho visto dalla finestra del castello di karlstein, attraverso vetri molati bordati di rosso, vivevo nel castello ma potevo fuggire e rifugiarmi in quello spazio di verde, l’immagine è ancora nella mia retina, e in una fotografia sbiadita dal tempo che non ha senso per nessuno se non per me. l’ho visto nelle montagne intorno a sauze d’oulx, dove passarono i longobardi, mi allontanavo dal tempo passato e presente e guardavo i cavalieri in lontananza. è in val d’anna, verso il sentiero del col de flam, lì il prato è alto e colmo di fiori.
lì l’anima riconosce se stessa e la sua casa.
molto molto bello animapunka! Bella ma metafora delle radure
Ciao, il tuo post ma ha trasmesso un senso di pace.
Grazie
Ciao, bello, ognuno ha dei luoghi dell’anima. Grazie.
ciao P 🙂 grazie a te…