commento le sue foto, davvero belle, sembra un’altra, io la conosco e non è ‘sta cosa. mi dice – bravi i fotografi che ho incontrato nella mia vita artistica, se mi fanno rilassare mi diverto a tirar fuori le infinite me che ospito.
ma io, chi ospito? una nemica, che non ama il mio corpo, il mio aspetto, e niente di me. e che ha sempre cercato conferme in chi non mi amava, o comunque non abbastanza. conferme della mia assenza, intendo. quelle, le trovi facilmente. trovare uno specchio che ti dica altro, che ti aiuti a voltare pagine, almeno un po’, almeno ogni tanto.
Non va bene cercare conferme, di nessun tipo, nemmeno in chi ci ama, Animapunk. Ti auguro di riuscire a non farlo.
L’importante è anche, nel riflesso dello specchio, riuscire a riconoscere se stessi.
Ok, non sarò un gran ritrattista, ma offro ugualmente la mia manodopera di fotografo per una nobile causa no-profit.
@ilmiosguardo: vero, ma penso che sia normale, almeno ogni tanto, cercare e trovare uno sguardo buono, che ti riconosce e conosce e apprezza -poi, la vita la vivi da solo, e devi cercare e capire e accettare te stesso, così come sei. ma abbiamo tutti il nostro zainetto di esperienze sulle spalle, e una mano fa piacere, e ci sono i momenti un po’ bui…
rob: 😀
“specchio, specchio delle mie brame….”
già, ogni tanto avercene uno così non guasterebbe. 😉
Hai ragione Animapunk, quello che dici è vero, condivisibile e normalissimo.
Quello che intendevo io è che non bisogna fare quello che gli altri vogliono da noi per ottenere consenso e mantenere l’affetto.
E soprattutto non bisogna conformarsi alle aspettative altrui.
Una mano, una parola buona, un sorriso o un apprezzamento invece ci rendono più piacevoli e leggere le nostre fatiche quotidiane. 🙂
Un abbraccio, ciao