ah che originalità, bilanci, progetti ed auguri

finisce, finalmente, quest’anno. 

non voglio neanche pensare a tutto quello che è successo.

voglio solo pensare che tra poche ore ne comincia un’altro, e lo sento buono, non so perchè. tra mille paure, con una certa ansia, con un’ansia da prestazione, con la paura di cadere, con la paura di sbagliare, con la paura di lasciarmi andare, io lo voglio, fortemente, buono. 

penso che in qualche misura possa dipendere da me, forse è solo il bisogno di sentirmi in grado di agire sulla mia vita, provata, quest’anno,da cose sulle quali non avevo potere. se io provo, mi lascio andare, se io ci credo, avrò qualcosa di buono, quest’anno – magari passeggero, si sa che nulla dura, ma riuscirò, se lo voglio davvero, a farne un momento perfetto. saprò averlo e magari sparire al momento opportuno.

significa avere fiducia, una cosa difficile. significa non pensare troppo al futuro, a quello che può capitare. significa vivere il momento, che è l’unica cosa sicura.

ma se non si fanno progetti il 31 dicembre, allora quando?

bilanci non ne voglio fare, quest’anno ne ho fatti fin troppi. voglio solo guardare a domani, buttare via i calendari vecchi, e lasciarmi andare a quello che ci può essere ancora, senza aspettative, ma senza remore.

potrei, a questo punto, inserire riferimenti letterari:orazio e carpe diem, amata da sempre, domani è un altro giorno di rossella o’hara, que sera sera, ecc ecc. ma ve li risparmio, così come vedrai vedrai che un giorno cambierà di luigi tenco, che poi poveretto si suicidò e quindi è un riferimento qui inopportuno – molto inopportuno. no eh.

auguri a chi passa, e anche a chi non passa, che però così si perde gli auguri 🙂