si avvicina la fine dell’anno…. un anno pesante, dal quale uscirò (uscirò?) cambiata, credo in meglio, con più consapevolezza e più forza. magari è presto, non è ancora finito, e chissà che altro capiterà, nel frattempo. non faccio un elenco, chi mi conosce anche fuori da questo blog sa. è un elenco lungo e comprende un po’ di tutto, problemi grandi e piccoli. morte, malattie, incidenti, spese, guai familiari……
eppure sto meglio.
vivo con più leggerezza e meno aspettative, ho imparato molto.
pensavo, oggi, che vorrei scrivere una lettera a tutti i miei amici, quelli che mi sono stati vicini, mi hanno cercato, telefonato, preso e portato a prendere un caffè o a sentire musica, nonostante io con il telefono sia un animale, e lo usi raramente. sono fondamentalmente timida.è stato grande, sentirli e vederli, io ho sempre avuto un po’ il complesso del brutto anatroccolo e quindi la loro presenza mi ha commosso, anche se essendo io un anatroccolo schivo e rozzo non l’ho fatto vedere….
ma vorrei ringraziare anche chi invece non si è fatto sentire per niente, pur sapendo. chi non mi ha cercato mai, non si è mai informato dell’evolvere delle situazioni. amici di un tempo, a volte, o amici alla fine non così amici. anche loro mi hanno dato qualcosa, li ho guardati con umiltà e ho capito che la vita va avanti, a volte cammini insieme e a volte poi ti perdi, e l’altro non c’è più. anche lui ha avuto le sue vicende, un’evoluzione diversa, e non ti “sente” più. la vita, non sembra ma è in movimento, se in corsa si perde qualcosa non è colpa di nessuno, è un fatto che va accettato, anche se dispiace. queste assenze, di persone a me anche molto care, mi hanno dato maturità, e la maturità in qualche modo aiuta a vivere meglio. ti da’ la misura delle cose.
In tutte le situazioni, anche quelle più faticose, c’è sempre un lato positivo (anche se piccolo piccolo).
E’ la vita, è vero, però è molto triste (e fa male) dover prendere atto dell’assenza di chi ci è caro!
Un abbraccio e un augurio che le cose comincino presto a “girare” meglio.
grazie – il 2012 è quasi finito, speriamo nel 2013 e in qualcosa di buono, sarebbe ora!
Tipo un salone del libro di Torino…. o un salone del gusto, sempre a Torino…
……..tentazione!!!
Mostra di Robert Doisneau a Roma… mostra di Edward Weston a Modena…
…..e io non resisto alle tentazioni!!!
…tu con il complesso del “brutto anatroccolo”, io che tendo sempre a sentirmi un po’ Calimero… dimmi in quale altra vita siamo state sorelle!
ma stavolta non condivido tutto; con meno aspettative, all’inizio probabilmente si vive più leggeri ma lentamente ci si spegne e alla fine si rischia pure di ottenerlo “quel niente che ci aspettiamo”…
(“if you go on expecting nothing, you’re apt to be surprised: you’ll get it”). ecco perchè, infantilmente, preferisco continuare ad alzarmi piena di aspettative e magari vederle disattese, che iniziare la giornata disillusa e coi sensi attutiti. ma crescerò anch’io, Anima!
prima o poi.
un abbraccio.
le aspettative feriscono, a volte… quelle nei confronti delle persone, soprattutto, e soprattutto nei confronti delle persone con le quali il rapporto potrebbe spostarsi su un altro piano. sarebbe meglio andare piano, senza idee o aspettative precostituite, vedere come va, con serenità, rilassati… e bisogna stare attenti anche a quello che ci si aspetta da certe situazioni nelle quali il controllo non è possibile. ma per il resto no, non dubitare, io sono piena di slanci, di curiosità per le cose, di voglia di andare fare vedere conoscere, vengo colta da raptus di interesse per le cose più bizzarre! e sono molto aperta anche nei confronti delle persone più disparate, direi che faccio amicizia facilmente…
happy, Anima, perchè un po’ mi avevi spaventato con quella “pennellata di rassegnazione” data al tuo post.
ma è proprio su “quelle certe persone” che una tende a piazzare le proprie aspettative, no? anche se poi, le stilettate arrivano e ammazza quanto fanno male.
(…”raptus di interesse x le cose più bizzarre” mi piace tanto!).