vivere è un rischio, e amare è un rischio. se hai puoi perdere. ma non rischiare è non vivere.
da quanti anni stavamo insieme. alla sera eri qui, e mi impastavi con le tue zampette. ora stai lì, a morire da sola. non ci posso pensare. ma forse ci sarà qualcosa da fare, come facevo a tenerti qui.
a volte ci si chiede se sia meglio avere e perdere, o non avere per niente. lo so che la risposta è la prima, ma la tristezza resta.
La sua è un’espressione serena e sa di non essere sola, non si accorge che sta per morire e non soffre, perchè si nutre del tuo amore.
Puoi fare ancora qualcosa: continua ad amarla!
nooooo, ti prego, no.
lacrime
stasera stava meglio, chissà….
Si, la tristezza resta.
Ma avere e perdere è l’unico modo di avere.
Non la perderai mai. Non si ha nè si perde, si fa solo un po’ di strada insieme, e poi si resta nella memoria.
ora è a casa, situazione sotto controllo, ma è stato bruttissimo…
non so, a volte penso che sia meglio non avere, io continuo a perdere senza avere, è vero quello che dice arte, se si riuscisse davvero a vivere così sarebbe perfetto. non si ha nè si perde, un po’ di strada insieme… ma è sempre sempre asimmetrico, c’è sempre uno dei due che cambia strada per primo, e se ne va, e chi resta non sempre è così filosofico da prenderla come è, cioè naturale – io in genere sono quella che resta (non nella memoria, sarebbe già qualcosa), che subisce l’allontanamento, e non sono per niente così intelligente da capire nel profondo ed accettare il distacco. che poi, ti attacchi, è così, c’è poco da capire e da accettare. (non si parla solo di gatti, ovviamente, è un atteggiamento verso la vita che vorrei tanto avere, ma ahimè non ci riesco)
a volte la penso anch’io in questo modo: sarebbe quasi meglio non avere (fare/partire/provare etc) x non dover affrontare l’inevitabile senso di privazione che, prima o poi, segue.
ma non è vita così…
e, in più, andarsi a rifugiare di tanto in tanto nel ricordo di tutto ciò che abbiamo avuto/fatto/provato/visto etc. puo’ anche essere dolce e gratificante.